Danni Psichiatrici dell’abuso di steroidi anabolizzanti
La maggior parte di essi, quando presa in tempo, è reversibile – a patto che l’utente interrompa l’assunzione. Come precedentemente richiamato, sembrano coinvolti GABA, NMDA, serotonina, e dopamina, e inoltre sembrano interessati anche i neurosteroidi, tramite azioni sui loro recettori intracellulari sigma-1, coinvolti nelle prestazioni cognitive e nell’aggressività, e sugli enzimi che li metabolizzano. Quando si assume uno steroide anabolizzante, è necessario fissare appuntamenti regolari con il proprio medico per valutarne l’efficacia.
- Pertanto, il fenomeno è un problema riguardante non solo l’etica sportiva ma anche la salute pubblica.
- I modulatori selettivi del recettore degli androgeni (SARM) sono farmaci a piccole molecole che possono esercitare vari gradi di effetti sia agonisti che antagonisti sull’AR in diversi tessuti.
- Al termine dell’effetto provocato dagli stimolanti spesso può seguire una fase di depressione e stanchezza fisica molto duratura.
- L’assunzione degli AAS di solito è ciclica, vengono sospesi e poi riavviati più volte l’anno.
- Dunque, l’analisi delle forme del proprio corpo risulta distorta e l’individuo si ritrova in un circolo di continua insoddisfazione verso sé stesso e i propri sforzi.
Un’altra possibile applicazione di SARM nella gestione del carcinoma della prostata è l’imaging mirato ai tessuti. Dato che l’AR è espresso in tutte le fasi dell’evoluzione del carcinoma prostatico, i SARM radioattivi marcati con iodio che raggiungono elevate concentrazioni intra-prostatiche potrebbero essere utilizzati per la diagnosi radiologica, in particolare per le malattie metastatiche. Pertanto, sembra che la capacità dei SARM di segnalare tramite l’AR dipende da come le loro conformazioni uniche interagiscono con i domini funzionali dell’AR e, a sua volta, da come questi domini interagiscono con l’ambiente regolatorio cellulare per indirizzare l’espressione del DNA.
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Ulteriori aspetti che rendono ancora più difficoltosa una stima degli effetti collaterali sono la scarsa consapevolezza dei medici riguardo il possibile abuso di anabolizzanti e la riservatezza dei pazienti durante la fase di raccolta anamnestica. A questo va, inoltre, aggiunta la scarsità di studi scientifici condotti allo scopo di analizzare gli aspetti critici dell’uso improprio di tali farmaci. Il principale ormone sessuale maschile, il testosterone, è prodotto da cellule presenti nei testicoli. Il testosterone può anche originare dalla conversione nel fegato dei suoi precursori deidroepiandrosterone (DHEA) e androstenedione, che sono rilasciati dalle gonadi e dalla corteccia surrenale.
Possono inoltre indurre disturbi epidermici, cataratta, problemi cardiovascolari, problemi metabolici e disturbi psichici. L’uso e l’abuso di steroidi anabolizzanti può dare luogo ad una serie di problemi sessuali, che possono variare da un eccesso di libido alla sterilità, dalla riduzione del liquido seminale all’impotenza. La disfunzione erettile è una patologia molto diffusa fra gli assuntori di sostanze dopanti.
Lo sport fa bene
Un SERM ampiamente usato per il trattamento del carcinoma mammario, il tamoxifene, agisce come un antagonista nel seno, un agonista nell’osso e un agonista parziale nell’utero. Gli effetti specifici dei tessuti di questi agenti sono esattamente ciò che li rende attraenti, in quanto possono essere personalizzati per affrontare condizioni mediche specifiche minimizzando gli effetti fuori bersaglio. Tuttavia, l’elevato rischio di abuso di AAS, in tali soggetti, può sembrare un “controsenso”, se è paragonato a quello di maschi con elevato peso corporeo in cui si ricercano strategie comportamentali dimagranti (McCabe MP, Ricciardelli, 2001). I dati umani suggeriscono che gli AAS inducono un’aggressione indiscriminata e non provocata spesso descritta come Roid-Rage.
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Uno studio prospettico con un approccio sistematico è necessario al fine di ottenere dati più affidabili sui rischi per la salute a breve e lungo termine legati all’utilizzo di tali sostanze. I pazienti avevano un’età media di 23 anni quando per la prima volta hanno usato gli anabolizzanti steroidei. Ciò significa che l’attuale conoscenza degli effetti avversi degli steroidi androgeni assunti a scopo anabolizzante deriva da prove di scarsa qualità come l’opinione degli esperti, casi clinici o piccoli studi di tipo osservazionale. Rivolgersi sempre ad un andrologo se si riscontrano effetti collaterali derivanti dall’assunzione di sostanze dopanti, al fine di eseguire una diagnosi certa e una cura efficace per cercare di risolvere problemi derivanti da questa pratica, soprattuto quelli di natura reversibile.
Quest’ultima è la fase del metabolismo caratterizzata dalla trasformazione di proteine, carboidrati, grassi e altri composti ingeriti attraverso l’alimentazione. Questo processo autoindotto, che normalmente viene portato a compimento dagli ormoni secreti i migliori anabolizzanti naturali dall’organismo, consente di aumentare la massa muscolare e diminuire la massa grassa. Ciò comporta, oltre a un fisico “pompato”, un aumento della resistenza allo sforzo fisico e, di conseguenza, un importante miglioramento delle performance sportive.
Questo aiuta a ridurre il rischio di esposizione accidentale, come si può vedere con il testosterone topico, e può migliorare significativamente la facilità di somministrazione rispetto alle forme attualmente disponibili di TTh. Come descritto sopra, il trattamento con Enobosarm ha portato a piccoli aumenti dell’emoglobina in alcuni soggetti, aumenti dell’ALT e riduzione dei livelli sierici di HDL. Altri primi studi clinici hanno studiato i profili di sicurezza, la farmacodinamica e la cinetica di numerosi SARM candidati.
L’effetto complessivo del trattamento con S-23 e testosterone è stato quello di attenuare gli effetti catabolici della somministrazione di desametasone. Infine, un esperimento simile è stato condotto su topi castrati per valutare se l’S-23 potesse salvare i topi dall’atrofia muscolare indotta dalla castrazione. Il trattamento dei topi castrati ha portato all’ipertrofia del muscolo levatore ani rispetto ai controlli eugonadici, con attenuazione delle riduzioni indotte dalla castrazione delle concentrazioni di IGF-1.
Salute
Mentre oggi il trattamento dei sintomi genito-urinari post-menopausali nelle donne è tipicamente incentrato su terapie a base di estrogeni, storicamente venivano usati sia androgeni che estrogeni. Una migliore comprensione dei modulatori selettivi del recettore degli estrogeni (SERM) e dei loro meccanismi di azione negli anni ’90, nonché il crescente uso di tamoxifene nel trattamento del carcinoma mammario, hanno stimolato l’interesse per farmaci analoghi per modulare il recettore degli androgeni (AR). Diversi laboratori hanno iniziato a lavorare per identificare i candidati principali e i farmacofori specifici, con i primi lavori incentrati su una classe di aril-propionamidi identificata dagli analoghi dell’idrossifutammide nel 1998.
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